Elezioni 2022: un’analisi dei candidati che si sono esposti maggiormente, per osservare cosa ci racconta la rete di questo evento di grande portata mediatica.

Se la tv per par condicio impedisce il dibattito politico libero i candidati “influencer” cosa fanno? Usano i social come vetrina per i propri programmi, ma soprattutto per arrivare alla pancia delle persone.
Mai come in queste “Elezioni 2022” i posti, il trend, la polemica strategica hanno giocato un ruolo fondamentale nel far emergere un candidato rispetto all’altro.
Abbiamo preso in analisi i politici che si sono esposti maggiormente su Facebook, Twitter, Instagram, Tik Tok (Tac cit.): Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Carlo Calenda, Matteo Renzi, Enrico Letta, Giuseppe Conte, Silvio Berlusconi, e abbiamo osservato come è cambiato nel tempo il sentiment riguardo ai loro slogan, il trend di ricerche su Google e la distribuzione regionale del loro target, per farci un’idea di cosa la rete “predice” di queste “Elezioni 2022”.

Quanto sono stati “efficaci” gli slogan?

Per rispondere a questa domanda abbiamo analizzato i post degli utenti di Twitter, per capire se gli slogan fossero stati usati a sostegno dei candidati o contro di essi.

Il candidato che ha generato più discussioni su Twitter è Giuseppe Conte, seguito da Matteo Renzi e poi Salvini, Meloni e gli altri.

Salvini (Credo), Letta (Scegli), Renzi (Italia sul serio) sono i candidati che hanno registrato, in percentuali diverse, un sentiment sia negativo che positivo, perciò gli slogan sono stati usati sia in sostegno dei politici ma anche contro di essi.
Meloni (Pronti), Calenda (Italia sul serio), Conte (Dalla parte giusta) hanno invece registrato il 100% di tweet positivi associati ai loro slogan.

La differenza tra candidati con sentiment 100% positivo e invece sentiment sia negativo che positivo, mostra come la rete attacchi in base al “personaggio” più che allo schieramento o allo slogan. Renzi e Calenda sono espressione del medesimo pensiero, ma il primo genera molte più discussioni e una percentuale di queste anche negative a differenza del secondo.
Silvio Berlusconi, diventato star di Tik Tok viene escluso da questa analisi poiché manca uno slogan univoco e riconoscibile.

Molti politici hanno ovviamente puntato alla sponsorizzazione dei propri contenuti per poter arrivare al loro target e a nuovi possibili elettori. Nonostante le ingenti spese di Matteo Salvini, però non tutti gli account sono cresciuti grazie alla strategia pubblicitaria.

A volte, come nel caso di Giorgia Meloni, sono servite molto di più le strategie di polemica e copertura di eventi di attualità per arrivare all’elettorato, che non il budget investito.

Elezioni 2022: argomenti dei post sponsorizzati?

  • Meloni: video sulla crisi energetica, aiuti alle famiglie
  • Renzi: politica, attacco altri politici, sostegno draghi
  • Conte: reddito di cittadinanza, salario minimo, parità salariale, attacco a Meloni, rincaro bollette, lotta alle mafie, ambiente e animali
  • Calenda: video del candidato su argomenti come populismi e mala politica, sanità, caro bollette, proposte per l’immigrazione, attacco Meloni, pro Draghi
  • Berlusconi: video pillole specificamente rivolte alle donne (sicurezza, gender gap) e a misure di sostegno per mamme e nonne (pensione); caro bollette; pro natalità; pro aziende; contro il comunismo; recap programma politico; autonomia veneto, lavoro e sostegno famiglie, contro la burocrazia, a sostegno del lavoro giovanile
  • Salvini: sbarchi e immigrazione, flat tax, istruzione, contro misure PD, ponte sullo stretto di Messina; post auto celebrativi sulla presenza ai comizi; repost notizie su Pd, con commento di attacco a Letta; post contro candidati politici che lo hanno attaccato; video su blitz a Lampedusa, video dibattito con Letta su gas e nucleare, video aggressione gazebo lega, video su ruspa contro “illegalità e clandestinità”

Questa polarizzazione su tematiche specifiche va di pari passo con la geolocalizzazione. Spicca su tutti la scelta di Berlusconi, che ha saputo anche sfruttare il suo arrivo su Tik Tok per ricordare a tutti l’efficacia della sua comunicazione (a tratti caricaturale, ma perfetta per il target).

Giorgia Meloni in questa crescita smisurata di follower è la candidata che è riuscita a catturare la fatta più ampia di Millennials e anche il maggior interesse nelle ricerche su Google. Il trend sulla leader di FI si è impennato da luglio in poi, dopo la scelta discutibile e molto discussa di pubblicare il video di uno stupro, che poi ha generato una serie di attacchi e contro attacchi che hanno esposto moltissimo la candidata, generando però fervore nel suo elettorato.

I dati social mostrano quindi un quadro chiaro, ma vedremo domenica cosa decideranno i cittadini nella vita offline e non online.

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