Un’informazione “veloce”, “semplice”, “affidabile”: potete averne solo due.

11 Apr 22 | Social Network, Strategia

C’è un triangolo o diagramma molto noto nel mondo del lavoro e ci dice che un prodotto o servizio possiamo averlo:

  • Buono e veloce (ma non economico)
  • Buono ed economico (ma non veloce)
  • Economico e veloce (ma non buono)

Vale per una riparazione, per una consulenza, per un progetto complesso. È chiamato anche “Common law of business balance” o “Project Management Triangle“e viene attribuito a John Ruskin che riassume il principio così:

The common law of business balance prohibits paying a little and getting a lot — it can’t be done. 

ed è la slide preferita di tutti consulenti, che (colorata e stilizzata) quasi sempre appare più o meno così:

File:Project Triangle.svg - Wikipedia

Fonte https://en.wikipedia.org/wiki/Project_management_triangle

Ci fa capire l’interrelazione tra 3 caratteristiche di un progetto o contenuto. Un problema simile lo possiamo riscontrare nella comunicazione e informazione, in particolare, E massimamente nella sua forma digitale, dove la velocità di distribuzione e fruizione enfatizzano l’interdipendenza e nelle situazioni di crisi, dove la fame di certezze è inversamente proporzionale alla disponibilità di esse stesse.

Abbiamo quindi realizzato un nuovo triangolo tarato sulle correlazioni che sfidano l’informazione in contesti di crisi.

Il sistema dell’informazione (giornalismo, editoria, media) è il sistema sociale che ci porta le notizie e ce le “certifica” ce le rende (o dovrebbe rendere) “affidabili” in quanto emanazione di un ambiente professionale regolato.. La accresciuta dimensione popolare dei media con i “mass Media” (TV su tutti) prima e i “Social Media” poi hanno connotato la domanda di informazione esasperando due caratteristiche:

la ricerca di immediatezza intesa come semplicità, colloquialità, facilità di fruizione. Le notizie sono consumate come un titolo di un post e una foto,. La fruizione “mobile first” (quando non “mobile only”) da device piccoli costringe (letteralmente) le notizie dentro spazi angusti e ridotti. Il contesto di fruizione (le notizie ormai sono “lette” sui Social Media,) poi ha abituato i lettori a un linguaggio quotidiano, colloquiale, decostruito. La semplicità della notizie ne diventa fattore critico per la sua fruizione, anche se non sempre è possibile una semplificazione incondizionata (sic et simpliciter) delle notizie.

l’abitudine a una immediatezza temporale intesa come istantaneità (“real time”) e velocità dei tempi di ricezione della notizia. Ma anche qui se i tempi di “distribuzione” della notizia si sono potuti comprimere fino a quasi allo zero, i tempi di produzione della notizia sottostanno a leggi deontologiche che non sono comprimibili, o almeno non a piacimento o secondo la domanda. Le notizie vanno cercate, analizzate,. verificate, con il contributo di fonti ed esperti,. E tutto questo richiede tempo, un tempo che il fruitore ha sempre di meno . Come diceva Pascal:

Se avessi avuto più tempo avrei scritto una lettera più breve.

Blaise Pascal

Come nel triangolo “Good, Cheap, Fast” anche qui avere tutto pare un’utopia. Possiamo attenderci realisticamente una informazione:

  • Veloce e semplice (ma sarà poco affidabile). La riduzione o eliminazione dei tempi impedisce adeguate verifiche e analisi., La decostruzione e semplificazione del linguaggio rischia di rendere la notizia parziale e incompleta.
  • Semplice e affidabili (ma non sarà veloce). Per poter raccontare un fatto in modo chiaro e semplice serve tempo, e tempo serve anche per verificarlo,. È possibile narrare avvenimenti in nodo semplice e verificato, affidabile, ma p un gran lavoro che richiede molto tempo, che spesso non siamo disposti ad aspettare e ci nutriamo di notizie “Fast” e pronte.
  • Veloce e affidabile (ma non sarà semplice)., Si può anche “coprire” la cronaca nei tempi ridotti e compressi del “real time” imposto dai media digitali,. E la si può (per quanto possibile) verificare, ma con ogni probabilità avremo un insieme di ipotesi, teorie, dubbi con cui dovremo fare i conti.

Una educazione e ecologia dell’informazione per chiedere una informazione giusta.

Il giornalismo vive incastonato dentro il ricco sistema dei media e dell’editoria, che è ormai a tutti gli effetti un sistema di mercato,. con leggi di domanda e offerta. Questo sistema orienta la professionalità dei giornalisti a soddisfare le esigenze di mercato e la “domanda di informazione“. Un mondo iperconnesso rende la domanda sempre più connotata dalle due caratteristiche di cui sopra: istantaneità, velocità e immediatezza, semplicità. Esigenze amplificate ulteriormente nelle situazioni di crisi quali guerre, emergenze, incidenti. Caratteristiche difficilmente conciliabili tra di loro e con una terza variabile essenziale, dell’informazione: l’affidabilità.

Difficile averne due assieme, quasi impossibile averle tutte e tre!

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